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Il complesso della spalla attraverso gli occhi di un osteopata

Osteopata.com

martedì 28 novembre 2017

Una qualità unica di essere un osteopata è l'approccio alla biomeccanica e la spalla non fa eccezione.

La funzione della spalla è quella di guidare il braccio attraverso lo spazio e quindi richiede una notevole gamma di movimenti, infatti la spalla è l'articolazione con la più ampia gamma di movimento nel corpo. Raggiunge la gamma di movimento in diversi modi.

Il fattore principale è l'incongruenza tra la testa dell'omero e la fossa glenoidea, che consente all'articolazione una vasta gamma di movimenti grazie alla sua ridotta apposizione ossea. Ciò tuttavia rende la giuntura vulnerabile a causa della mancanza di supporto.

La spalla compensa questo con una complessa rete di muscoli e articolazioni secondarie e, soprattutto, una capsula strettamente legata che mantiene la testa dell'omero in corrispondenza con la fossa glenoidea.

Le articolazioni secondarie sono l'articolazione acromioclavicolare, l'articolazione sternoclavicolare e l'articolazione scapulotoracica.

L'articolazione acromioclavicolare mantiene la scapola sospesa lontano dal corpo e consente di modificare la posizione della scapola e quindi l'asse di movimento dell'articolazione gleno-omerale. L'articolazione scapolo-toracica consente un ampio gioco ruotando attorno al torace e consentendo alla scapola un ampio movimento. L'articolazione sternoclavicolare attacca la scapola allo scheletro assiale nel complesso della spalla saldamente fissato al corpo.

Infine, i muscoli coinvolti nella funzione della spalla possono essere divisi in tre gruppi.

I muscoli sospensori, cioè i muscoli da cui sono sospese la scapola e l'articolazione gleno-omerale. I muscoli sospensori sono latisimus dorsi, trapezio, romboide maggiore e minore posteriormente e anteriormente, pettorale maggiore e minore. I muscoli extra-conali o promotori della spalla sono le medie fibre del trapezio, deltoide, teres major, bicipiti e tricipiti, il cui compito è spostare la spalla nelle sue direzioni anatomiche.

Il gruppo finale è i muscoli periarticolari, i muscoli della cuffia dei rotatori, sovraspinato, infraspinato, teres minore e sottoscapolare.

 

Come osteopati è importante che il nostro esame e trattamento includano il ruolo di ciascuna di queste aree alle condizioni della spalla del paziente.

Qualsiasi alterazione dovuta a cambiamenti posturali o traumi può influenzare le diverse categorie di muscoli o articolazioni sopra elencati. Come osteopati è nostro dovere vedere tutte le strutture e trattarle di conseguenza.

L'osteopata deve integrare le sue conoscenze di biomeccanica e applicarle alla struttura della spalla e del corpo nel suo insieme e il trattamento deve essere dato di conseguenza.